Il passeggino gemellare è uno strumento necessario e assolutamente indispensabile per tutti i neogenitori e per quelli che stanno per allargare la famiglia e aspettano due bambini. I passeggini gemellari sono estremamente comodi in quanto consentono di portare a spasso due bambini nella medesima carrozzina evitando dunque il peso e l’ingombro di due passeggini con seduta singola.
Il mercato offre tantissime possibilità di scelta: esistono i passeggini gemellari trio e quelli con un’unica seduta nel caso in cui si dovesse acquistare il passeggino in sostituzione ad uno usato e per questo necessario soltanto con una seduta (quella adatta all’età dei bambini). Tra le varie opportunità, i passeggini gemellari sono spesso dotati dell’ovetto: una tipologia di seduta molto argomentata dai genitori, i quali spesso non sembrano conoscerne fino in fondo l’utilità.
Cos’è l’ovetto?
L’ovetto è una seduta semi reclinata che fa parte delle tre sedute che vengono date al momento dell’acquisto del TRIO. Questa seduta si può utilizzare sin dalla nascita del bambino poiché omologata; tuttavia alcuni genitori e anche noi, suggeriscono di iniziare ad utilizzarla a partire dal 3-4° mese di età, quando i muscoli del tronco iniziano a svilupparsi e il bambino può stare tranquillamente anche semi seduto. A partire dalla primissima nascita il bambino dovrebbe invece stare costantemente disteso nella navicella, un’altra tipologia di seduta che va montata sul telaio del passeggino e che consente ai bambini di mantenere quella posizione che più di tutte è fisiologica al loro tempo.
L’ovetto fra l’altro è l’unica seduta consentita in automobile secondo gli ultimi crash test effettuati. Quando si acquista il TRIO gemellare, per alcuni modelli viene dato l’isofix che altro non è che un’adattatore che consente di stabilizzare e mantenere fermo l’ovetto in macchina agganciandolo al sedile in maniera sicura. E’ bene ricordarsi di non tenere il bambino nell’ovetto in auto per più di 50 minuti di seguito. Se dobbiamo affrontare un viaggio molto lungo, l’ideale sarebbe fare delle pause. Questa raccomandazione trova il suo fondamento nel fatto che la postura del bambino in qualche modo è comunque condizionata e con questa anche la respirazione. Fuori dall’automobile è raccomandabile tenere sempre la navicella almeno fino ai 6-7 mesi di vita, mentre in auto sempre l’ovetto perché più sicuro ma non per troppo tempo.
Spallacci- riduttore
All’interno dell’ovetto fra l’altro troveremo delle cinture di sicurezza con spallacci imbottiti per un maggiore confort dl bambino e un maggiore senso di sicurezza sia percettivo che concreto. Tuttavia non tutti gli ovetti sono uguali. A seconda del modello e del marchio di appartenenza possiamo trovare ovetti che ampiamente reclinabili; altri che consentono un solo tipo di apertura angolare. Alcuni ovetti sono dotati di riduttore interno per dare al bambino un senso maggiore di accoglienza oltre al fatto che gli stessi permettono di mantenere in una posizione più stabile ed ordinata il corpicino dei bambini evitando che i movimenti dell’automobile facciano sballottolare il capo.
Reclinabilità
L’ovetto che acquistiamo con un trio gemellare è al 99% dei casi reclinabile. Questo perché tutti i passeggini gemellari o singoli con ovetto hanno tra le varie peculiarità la Reclinabilità dello schienale. Se diversamente, acquistiamo un seggiolino auto al di fuori del trio gemellare dobbiamo verificare tra le caratteristiche se questa possibilità di regolare lo schienale è presente, poiché non tutti i prodotti ne sono dotati. Il passeggino gemellare per eccellenza è quello che mantiene una reclinabilità quasi totale dello schienale.
Questa peculiarità è importantissima poiché il bambino può sentirsi comodo in diverse situazioni e rispondere alle diverse esigenze. In un arco temporale che va dai 6 mesi ai 3 anni, il bambino tende ad esplorare e ad essere più curioso del solito. In questo tempo la loro crescita è proporzionale alla curiosità arrivando a raggiungere anche 30 cm in più di lunghezza e 7 Kg in più di peso. In quest’ottica, lo schienale chiaramente deve potersi adattare ai movimenti del bambino e alla sua fisicità che cambia. L’inclinazione migliore da svegli è di circa 100°; mentre durante il sonno 180/160°.
Rivestimenti e tessuti dell’ovetto- come dovrebbero essere
Come qualsiasi altro rivestimento destinato ad una seduta per bambini, i tessuti e i rivestimenti dovrebbero essere prima di tutto tesi e fatti con una trama idonea a garantire il corretto passaggio d’aria. Il miglior rivestimento è quello fatto di cotone misto a tessuto sintetico, dove comunque prevale sempre la percentuale di cotone. Il tessuto sintetico deve sempre essere presente poiché mantiene stabilità e ordine anche dopo il lavaggio e consente al rivestimento stesso di asciugarsi rapidamente.
I tessuti dovrebbero poi essere imbottiti e traspiranti anche d’estate per garantire il massimo della traspirabilità. La possibilità di sfoderare e lavare rapidamente è essenziale poi per garantire l’igiene utile al piccolo. A proposito di igiene è bene anche far caso alla chiusura del passeggino e capire se i tessuti e i rivestimenti toccano con le ruote o per terra. Alcuni passeggini fortunatamente danno anche la possibilità di eliminare e rimuovere temporaneamente le ruote per non sporcare né la macchina né qualsiasi altra superficie dove appoggiamo il passeggino.
Elementi accessori utili
Tra gli elementi utili da utilizzare e da verificare che siano presenti nell’utilizzo del passeggino gemellare con Ovetto, c’è sicuramente la barra protettiva che rappresenta un elemento in più alle cinture di sicurezza poiché delimita lo spazio all’interno della seduta ed evita al bambino di cadere oppure di scivolare di lato. Su questa barra si possono inserire eventualmente dei giochi che mantengono attiva la mente del bimbo, impedendogli di annoiarsi quindi. La barra di protezione può essere fissa o smontabile. Nel modello che si smonta la barra si sgancia da un lato. Questo ultimo modello risulta di più semplice utilizzo, rispetto a quello che monta una barra fissa, soprattutto quando i bambini sono più grandi e devono essere aiutati ad entrare nel passeggino.
Fra l’altro la barra facilita l’utilizzo dell‘incerata parapioggia, poiché rappresenta il supporto sul quale appoggiarla, evitando che questa finisca sul viso del bambino.
Oltre alla barra, citiamo il poggia piedi che deve essere anche questo regolabile per consentire al bambino di rilassare le gambe di tanto in tanto, soprattutto mentre dorme. In terzo luogo troviamo la cappottina parasole, assolutamente necessaria si d’estate che d’inverno per proteggere i bambini dai raggi UV, dal vento, dal freddo e dalla pioggia. Una buona cappottina è sempre in grado di coprire bene i bambini in qualsiasi altezza sia regolato lo schienale.