Sono mamma di due figli, nati a poca distanza l’uno dall’altro e, anche se non sono gemelli, ho chiare e definite tutte le difficoltà che una mamma o un papà possono incontrare durante una semplice passeggiata al parco o una mattinata programmata per sbrigare piccoli o grandi impegni quotidiani. Per questo “vivo” ricordo, mi sento di parlare sia ai genitori di gemelli che non, perché se avessi fatto la scelta del passeggino gemellare quando i miei bambini erano piccoli, mi sarei evitata memorabili mal di schiena, manovre azzardate e fatiche inutili. Quindi cari amici genitori, seguitemi in questa panoramica che vi aiuterà a scegliere il modello più adatto alle vostre esigenze di vita e dei vostri bambini.
Attenzione alla seduta: affiancata o affacciata?
La prima importante valutazione va fatta sulla seduta, quale scegliere: la seduta affiancata, che consente una maggiore interazione dei bambini, facilita il passaggio degli oggetti o l’aggiustamento di tettuccio o accessori in un solo gesto insieme a un colpo d’occhio immediato sui piccoli, o la seduta affacciata (a trenino) che riduce lo spazio di ingombro, consente una presa meno faticosa e una maggiore manovrabilità su luoghi come mezzi pubblici o ingressi sprovvisti di porte automatiche.
Personalmente posso dirvi di soffermarvi sulle vostre abitudini e sui vostri spostamenti: inutile avere un passeggino gemellare con seduta affiancata se poi devo spostarmi in luoghi che non ne consentono il movimento per la larghezza della seduta come bar o tavole calde, senza considerare che uno dei bambini potrebbe essersi addormentato e l’altro no, ed ecco che con la seduta affiancata ha l’immediata possibilità di fargli qualche piccolo dispetto (esperienza di mamma insegna). Quindi meglio la seduta affacciata, maggiore facilità di “guida”, adatto per il passaggio anche in spazi ristretti e se proprio volete optare per la seduta affiancata, badate almeno che la struttura sia ultraleggera e mi raccomando, controllare le misure del cofano della vostra auto.
Ruote, meglio 6, 4 o 3?
Anche qui la valutazione dello spazio di ingombro è fondamentale: va da sé che più sono le ruote più è ampia la larghezza della struttura del passeggino, ma se avete optato per la seduta a trenino avete già ridotto le ruote da 6 a 4. Quello che forse non sapevate è che potete ridurle ulteriormente, addirittura a 3: si tratta di modelli particolarmente ergonomici, adatti a chi vuole un passeggino gemellare da guidare “quasi” come un passeggino a seduta singola. Ovviamente qui entra in gioco il fattore costo, che nei passeggini gemellari a 3 ruote inizia a sentirsi, ma se potete, investite in qualità, che a mio parere corrisponde a qualità del benessere quotidiano.
Cestello e rivestimenti, badate ai particolari
Sembrano banalità, eppure non lo sono e vi spiego perché: esco di casa per un’oretta, non ho alcun problema ad avere un piccolo cestello, dopotutto ho ciò che mi serve nella borsa o nello zaino, ma se, come spesso capita, mi accorgo di aver dimenticato qualcosa e sono uscita a piedi? Devo rinunciarci perché dovrei caricarmi di pesi dannosi oppure tornare a casa e riuscire più tardi per terminare. Perché sprecare tempo e risorse? Meglio allora scegliere il modello di cestello che segue la lunghezza della seduta e consente un’ottima capienza, occhio però a non caricarvi troppo, seppur ben bilanciati, i pesi non sono quasi mai salutari. Attenzione al rivestimento: rigorosamente sfoderabile o avrete voglia di buttarlo via dopo un paio di mesi dall’utilizzo.
Telaio: non fermatevi all’estetica
Sicuramente potrete sbizzarrirvi, ma potreste farvi attrarre da colori e tinte invece che della cosa più importante, il materiale: decisamente alluminio anodizzato, leggero e duraturo, e preferibilmente con metodo di chiusura a ombrello, semplice e pratico anche per i più negati del genere (me compresa)
Costo, quanto spaventa?
Molto meno di quanto possiate immaginare, si parte dalle 68 euro fino ad arrivare alle 1500, tuttavia vi consiglio di stare in una fascia intermedia attorno alle 300 euro, riuscendo a soddisfare almeno l’80 per cento delle premesse che ho fatto in questo articolo.
Ora tocca a voi, mamme e papà: pensate bene, scegliete al meglio e soprattutto godetevi la libertà del passeggino gemellare adatto al vostro “modello di vita”.